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venerdì 26 giugno 2009

Solar impulse, prende il volo il primo aereo a energia solare

solarimpulseLe sue ali sono avvolte da una specie di pelle fatta di celle solari ultrassotili. Il primo aereo a energia solare si chiama "Solar Impulse" e debutta, con la presentazione ufficiale, durante una conferenza stampa all'aeroporto di Dubendorf, in Svizzera, tenuta dal suo ideatore Bertrand Piccard. L'idea viene da lontano. Il progetto ha infatti mosso i primi passi nel 2003, con uno studio di fattibilitá. Fra il 2004 e il 2006 è stato sviluppato il concept; fra il 2007 e il 2009 è stato progettato e prodotto il prototipo Hb-Sia (di 61 metri). Nel 2010 è previsto il test e la prima notte di volo. Il percorso a tappe, però, continuerà. Nel 2011 sará costruito un aereo con un'apertura alare di 80 metri e con una cabina pressurizzata che consentirá missioni non stop, di lunga distanza, come la traversata continentale e quella dell'oceano Atlantico.



Il prototipo Hb-Sia, che viene presentato oggi a Dubendorf in Svizzera, ha una apertura alare di 61 metri. È equipaggiato di una cabina non pressurizzata per convalidare le tecnologie selezionate. Mai prima d'ora un velivolo di questo tipo era riuscito a volare di notte con un pilota a bordo. La missione, di 36 ore, sará la prima in assoluto. Il decollo avverrá nel 2012, volando vicino all'equatore ma essenzialmente nell'emisfero boreale. Sono previsti cinque scali per sostituire il pilota e per presentare questo esperimento al pubblico, alle istituzioni politiche e scientifiche. Ogni tratta durerá 3 o 4 giorni, considerato il tempo massimo di resistenza di un singolo pilota. Quando l'efficienza delle batterie consentirá la riduzione del peso, nel velivolo potranno sedere due piloti per voli ancora più lunghi e non stop: a questo punto si potrá prevedere il giro del mondo.

Riguardo la tecnologia aeronautica, Solar Impulse ha un design rivoluzionario e una larghezza inusuale rispetto al suo peso: l'apertura alare del suo modello definitivo misurerá 80 metri di lunghezza (simile a quella dell'Airbus A-380), in modo da disporre di una superficie abbastanza larga per le cellule fotovoltaiche. Sará il primo aereo di tali dimensioni ad affrontare una sfida del genere. Le ali saranno avvolte da una pellicola di cellule solari ultra-sottili, incapsulate e flessibili, in modo da sopportare i colpi e le distorsioni. Riprendendo il precedente paragone, mentre Airbus A-380 pesa 560 tonnellate, Solar Impulse peserá solo 2 tonnellate.








GoJAJAH ucciderà gli operatori mobili italiani

"Con GoJAJAH chiami in tutto il mondo, via cellulare, a prezzi imbarazzanti"


JAJAH, uno dei più accreditati antagonisti di Skype, ha lanciato oggi in Italia il suo nuovo servizio GoJAJAH. Si tratta di un'applicazione rivoluzionaria che consente di far pagare ogni chiamata internazionale, fatta con il cellulare, praticamente il 98% in meno rispetto agli operatori tradizionali. Di fatto, per gli italiani una chiamata a Parigi costerà praticamente come una effettuata a Roma.


gojajah_c


Per accedere al servizio è sufficiente registrarsi sito gojajah.com. Successivamente si riceverà un SMS sul proprio cellulare, che consentirà la sincronizzazione con la piattaforma JAJAH. "Questa procedura, totalmente gratuita a parte i costi del traffico dati dell’operatore, identificherà i numeri internazionali presenti nella tua rubrica e assocerà un nuovo numero italiano a ogni numero internazionale. Nessun contatto sarà modificato o perso durante questa procedura, che avviene in totale sicurezza", si legge nel comunicato dell'azienda.


"…se in rubrica hai un contatto Alessia +1 650 701 1450, GoJAJAH creerà un nuovo contatto abbinandogli un numero italiano (Alessia JAJAH 02 4004 2001). Per chiamare Alessia potrai usare il numero italiano e JAJAH ti collegherà automaticamente a quello internazionale. Potrai così risparmiare in modo significativo sulle costose tariffe internazionali".


GoJAJAH, in pratica, sfruttando la su piattaforma IP indirizza le chiamate locali sul suo network mondiale, a una frazione delle tariffe applicate dagli operatori telefonici tradizionali. Il servizio GoJAJAH è reso possibile da Funambol, un avanzato fornitore di servizi di posta elettronica e di sincronizzazione dati (rubrica, calendario, foto, etc.) per telefoni cellulari e dispositivi mobili, basato su software open source e su applicazioni in rete.


Date un'occhiata al video per comprendere esattamente come funziona.







Joe Martello

giovedì 25 giugno 2009

Il mio Blog tradotto in altre lingue, (The Blog translated into other languages)

Try it !


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croatia_flagHrvatski


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3 Italia distribuirà l'iPhone da luglio

iphone3gsA listino anche l'iPhone 3G. Entrambi i modelli saranno offerti con piani in Abbonamento e Ricaricabili con pacchetto dati incluso



Dopo molte trattative e parecchie anticipazioni circolate su Twitter, oggi l'annuncio: 3 Italia ha siglato un accordo con Apple per lanciare l’iPhone in Italia nel mese di luglio.
L’iPhone 3G da 8 GB sarà disponibile a partire da 0 euro per i clienti in abbonamento. Per tutti i modelli (c'è naturalmente anche il nuovo (iPhone 3GS) saranno disponibili anche formule prepagate con pacchetto dati incluso. I dettagli dell'offerta non sono ancora noti, ma possiamo anticipare che fino a fine anno, 3Italia offrirà gratuitamente a chi acquista un iPhone un pacchetto dati da 3 GB al mese.

Così Apple nel nostro Paese offre l'iPhone attraverso tre operatori, e anche in proprio, sullo Store online e nel negozio romano. L'annuncio arriva proprio nel giorno della commercializzazione dell'iPhone 3GS e segna la fine del duopolio di Tim e Vodafone: 3 Italia offrirà anche apparecchi sbloccati, pronti per essere usati con tutte le reti.  E lo farà - si spera - a prezzi più bassi dei concorrenti.









Joe Martello

A Roma Internet veloce per tutti partono i lavori per il "cablaggio"


romaEcco il piano Uir-Telecom: 600 milioni di investimenti

Seicento milioni per fare di Roma la prima capitale digitale d´Europa. Cinque anni di lavori per scavare cunicoli e opere civili in cui posare la fibra ottica che porterà la banda ultra larga da 100 megabit al secondo nelle case dei romani, negli uffici della pubblica amministrazione e del terziario, nei negozi, negli alberghi e nei capannoni dei distretti industriali romani. I lavori partiranno a settimane e daranno lavoro progressivamente a mille persone. Un piano quinquennale ma con obiettivi già ben definiti da raggiungere entro la fine di questo 2009. Anche se c´è ancora da aspettare la presentazione ufficiale dei dettagli, i passaggi di massima dovrebbero essere i seguenti.
Entro il 2009, dunque, si inizierà a lavorare attorno alle 7 centrali telefoniche in cui è divisa la Roma telefonica all´interno del Grande Raccordo Anulare. Le centrali individuano sette quartieri della città: Nomentano, Belle Arti, Corso Vittorio, Viminale, Appia, Pontelungo-Cinecittà, Prati.
Non bisogna lasciarsi ingannare dalla toponomastica: i nomi sono tutti di quartieri del centro storico o semicentrali, ma la rete telefonica romana è costruita per grandi cerchi a partire da ognuna di queste sette centrali. Di fatto, attraverso loro si cabla tutta Roma. Ma gli obiettivi del 2009 non sono terminati: già in questa prima fase i lavori di ammodernamento riguarderanno 200 mila linee telefoniche e porteranno la fibra nelle prime 40 mila abitazioni, oltre a migliaia di altre connessioni per uffici e imprese.
«Era ora che qualcosa si muovesse - assicura Maurizio Decina, romano di nascita e formazione anche se milanese di residenza da anni, uno dei guru delle tlc italiane, docente del dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano - Si è già perso troppo tempo. E non solo in Italia. In tutta l´Unione Europea gli utenti collegati in fibra ottica sono 2,2 milioni. Nell´Europa dell´Est sono 3,6 milioni. Vuol dire che oggi c´è più fibra ottica a Praga, in Estonia o in Polonia che a Parigi o a Londra. Quindi ben venga qualsiasi iniziativa per recuperare questo gap competitivo».
Ma che cosa è esattamente questo piano per Roma Digitale? Una cosa semplice in apparenza: i 600 milioni sono la somma di quanto i singoli operatori telefonici - Telecom Italia e Fastweb su tutti, ma sicuramente sono della partita anche Vodafone e Wind - hanno già stanziato nei loro bilanci per le opere civili legate ai rispettivi progetti di cablaggio in fibra. I 600 milioni non sono insomma soldi aggiuntivi ma denaro che già c´è. Sono ascrivibili, a spanne, per i due terzi a Telecom Italia e per i restanti 200 e passa milioni alle altre telecom, Fastweb su tutti come si è detto.
Ma il piano Roma Digitale, fortemente voluto dall´Uir, l´Unione Industriali di Roma (il cui presidente Aurelio Regina ne ha parlato anche a Madrid, la settimana scorsa, in occasione del meeting delle associazioni industriali delle capitali europee) ha un merito innegabile e rilevante: quello di aver messo attorno a un tavolo tutte le telecom, che normalmente tra di loro competono cercando di sottrarsi utenti reciprocamente, per creare un´iniziativa che ha il suo punto di forza nella cooperazione.
In pratica, qualunque di loro aprirà un cantiere a Roma per posare fibra ottica, avvertirà gli altri che potranno a loro volta posare i loro cavi nel condotto comune con grandi risparmi di costi e di tempi.
L´Uir si fa garante di tutto questo, agevolata anche dal fatto che il suo vicepresidente con delega su Roma Digitale è Stefano Pileri, ossia il responsabile dello sviluppo della rete di Telecom Italia, oltre che da pochi giorni anche presidente Servizi innovativi e Tecnologie della Confindustria nazionale.
Ma l´Unione industriale romana si assume anche un secondo ruolo strategico: quello di farsi parte attiva presso il Comune di Roma con l´obiettivo di rendere il più possibile snello e rapido l´iter di concessione di permessi e autorizzazioni. E anche di agevolare l´accesso ai cavidotti di competenza comunale per risparmiare lavori civili dove possibile.
E´ questo un aspetto che interessa in modo particolare al sindaco Gianni Alemanno, preoccupato dai disagi e dalle polemiche che le continue aperture di strade e marciapiedi finirebbero per creare. Ma anche in questo caso la tecnologia viene in aiuto: le nuove minitalpe (versioni in miniatura del gigante che sta scavando le gallerie delle nuove metropolitane romane) potranno risolvere molti problemi. Sono piccoli gioielli tecnologici: robotini che possono scavare fino a 200 metri di condotti al giorno, posando al tempo stesso anche la fibra ottica, lavorando sotto il livello del suolo, senza intralciare il traffico delle auto e le attività dei cittadini.

Joe Martello

mercoledì 24 giugno 2009

associazione-iptvFranco Bernabe' prepara una nuova svolta in casa Telecom Italia: stavolta si tratta di Iptv, la tv su Internet.


Secondo quanto scrive Affari e Finanza, supplemento economico settimanale della Repubblica, Telecom Italia considera l'Iptv una piattaforma di distribuzione, come il satellite o il digitale terrestre, da mettere a disposizione dei broadcaster. Per questo e' nata l'Aiptv, un'associazione che sancisce un'alleanza tra Telecom Italia, Fastweb e Wind, con l'obiettivo di mettere sul mercato un decoder unico per tutti e tre gli operatori, con il risultato di consentire minori costi di sviluppo, maggiori economie di scala e quindi minor prezzo di vendita al mercato.


Il decoder potrebbe essere sul mercato gia' a novembre. Sara' collegato sia alla presa telefonica che all'antenna televisiva: fara' arrivare Internet a banda larga e tutti i cataloghi di film e serie tv che oggi costituiscono i contenuti speciali di Alice, piuttosto che di Fastweb tv o di Infostrada tv; e infine fara' arrivare sempre via cavo i canali pay del digitale terrestre.


Telecom, Fastweb e Wind ora affrontano il nodo regolamentare. E' partita la prima lettera al presidente di Agcom, Corrado Calabro', in cui si chiede il riconoscimento di status di piattaforma emergente, in modo che nessuno possa avere i diritti premium (sul calcio, ad esempio) in esclusiva.


Joe Martello

Accordo Aria Alvarion

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Alvarion Ltd. leader mondiale nelle soluzioni WiMAX e wireless a banda larga, e Aria, l'unico operatore nazionale che si è aggiudicato le licenze WiMAX per l'intero territorio nazionale, annunciano oggi un accordo per lo sviluppo della rete mobile WiMAX in Italia. Lo si legge in una nota. Secondo l'accordo, la soluzione 4Motion Mobile WiMAX - che include la piattaforma BreezeMAX certificata dal WiMAX Forum®- si baserà sulla rete a frequenza 3.5 GHz che Aria sta realizzando. Per l'Italia, che conta 58 milioni di abitanti, il WiMAX risulta essere la tecnologia migliore e la più economica per la distribuzione della banda larga wireless 4G alle aziende e ai privati che risiedono in aree geograficamente molto ampie. 4Motion Mobile WiMAX di Alvarion è una soluzione avanzata e collaudata sul territorio, idonea a distribuire l'innovativo servizio WiMAX per una vasta gamma di applicazioni a banda larga in zone rurali, suburbane ed urbane. "Aria si sta impegnando molto affinchè aziende e consumatori finali siano consapevoli dell'impatto che può avere l'ampiezza di banda, a livello di qualità dei dati e di servizi voce, avendo la piena fiducia nella piattaforma innovativa di Alvarion e nei servizi che contiamo di offrire con questo accordo", ha dichiarato Davidi Gilo, CEO di Aria. "La soluzione 4Motion ci permetterà di portare servizi a larga banda estremamente avanzati in tutto il Paese". Usando la soluzione Open WiMAX di Alvarion, Aria sarà in grado di costruire una rete con una copertura tale da rispondere alla richiesta sempre crescente di servizi a larga banda. "Siamo lieti di essere stati selezionati per un altro grande progetto WiMAX da Aria, uno degli operatori nel settore delle telecomunicazioni leader in Italia", ha dichiarato Tzvika Friedman, presidente e CEO di Alvarion Ltd. "Questo ci conferma che la nostra soluzione Mobile WiMAX è ad oggi la più avanzata sul mercato e consolida la nostra posizione come partner a lungo termine e leader nella tecnologia WiMAX. La nostra tecnologia all'avanguardia, il modello di business e le soluzioni create "su misura" ci consentono di offrire servizi a larga banda ad aziende e privati anche in Italia". Il WiMAX è l'unica tecnologia 4G oggi disponibile in commercio che consente la veicolazione di massa di servizi a banda larga. Con un interessante giro d'affari mondiale, il WiMAX continua ad evolversi anche attraverso molteplici e differenziate offerte di telefonia mobile.


Joe Martello

martedì 23 giugno 2009

Misteriose apparizioni accompagnano i terremoti.

eql03


A cura del Dott. Daniele Cataldi - C.I.O. - Lunar Explorer Italia - LTPA Observer Project

MSN: daniele77c@hotmail.it o daniele77c@gmail.com
Sito: www.lulu.com/danielecataldi
Blog: http://skywatchltpa.blogspot.com


Le luci Sismiche, meglio conosciute come EQL o Earth Quake Light, è un fenomeno conosciuto da moltissimo tempo, basti pensare che le prime osservazioni di questo fenomeno risalgono già all'anno 869 d.C.; e cioè in una epoca in cui, non si conoscevano bene i meccanismi chimici e fisici del terremoto. Solo oggi la scienza tenta di spiegare questi fenomeni, anche se a dire la verità con poco successo. Addirittura gli Antichi Egizi parlano di questi fenomeni da loro osservati nel tempo. Le cause principali di questo "fallimento" risiede del fatto che ancora molti fenomeni geologici sono sconosciuti e alcuni meccanismi fisici e chimici che si libererebbero prima, dopo, e durante un terremoto sono ancora tutti al vaglio della scienza e dunque c'è ancora poco di concreto e tante teorie.

E' stato osservato che la maggior parte degli avvistamenti delle Luci Sismiche sono state osservate in concomitanza con scosse telluriche (terremoti) di magnitudo superiore o uguale a 7. Dal punto di vista morfologico, le EQL possono assumere le forme più svariate:

1) lampi o baleni,
2) Colonne e travi infuocate,
3) Vortici luminosi
4) Globi di luce,
5) Fiamme e fiammelle viste fuoriuscire dal suolo.

Molti studiosi oggi osservano questo strano e poco conosciuto fenomeno tentando di dare una spiegazione scintifica agli eventi osservati. E' da dire che anche se in molti casi si può trovare una spiegazione scientifica, come la fuoriuscita di gas dal terreno (tramite crepacci creati dal terremoto), che si incendiano e danno origine a fuochi, e luci, o addirittura alle forze elettriche che si accumulano nell'atmosfera e sulla vegetazione, in una piccola percentuale di casi, le comuni teorie non reggono. Basti pensare ad esempio agli strani eventi che hanno colpito l'Italia negli ultimi mesi, in Calabria ad esempio che gli scienziati non riescono a spiegare! La storia è ricca di queste manifestazioni, soprattutto in Italia, una penisola ad alto rischio sismico, ma grazie alle cronache di Ignazio Galli (Nato a Velletri - Roma, nel 1841, sacerdote e professore in scienze naturali), che per primo al mondo cominciò a trascrivere e a studiare questi eventi, oggi è possibile avere una cronostoria abbastanza precisa di questi eventi.
Di cosa parliamo realmente?
Certo di fenomeni che compaiono in concomitanza con eventi tellurici, ma a noi, sotto il profilo ufologico, ci interessano soltanto alcuni di questi eventi, ad esempio:

A Taum, in Irlanda, apparve un fenomeno luminoso sul mare a forma di bandiera, dal quale si propagò una luce abbagliante, seguita poi da una forte scossa di terremoto. In questo periodo storico iniziano pure, da parte degli scienziati dell'epoca, le prime esperienze nel campo dell'elettricità e del magnetismo e ciò fa si che vengano prestate particolari attenzioni a certi fatti.

Kant scrive:" Non posso passare sotto silenzio il fatto che in quel tremendo dì di Ognissanti, ad Augsburg, le calamite lasciarono cadere il loro carico e gli aghi magnetici si agitarono disordinatamente. Già Boyle riferisce che una volta, a Napoli, dopo un terremoto, si verifico un fatto analogo. Conosciamo troppo poco la natura occulta del magnete per poterci spiegare l'origine di tale fenomeno."

Teorie

Molte teorie sono state avvallate per spiegare questi fenomeni ma fino ad ora nessuna sembra essere quella definitiva, tra queste:

1) Ipotesi Piezoelettrica;
2) Campo elettrico dovuto al contatto o alla separazione di materiali rocciosi;
3) Triboelettricità e piroelettricità;
4) Moti oscillatori dell’aria a livello del suolo;
5) Scarica elettrochimica luminescente;
6) Emissione exoelettronica;
7) Ipotesi della frizione - vaporizzazione;
8) Ipotesi elettrocinetica dell’acqua (potenziale z);
9) I campi elettrici e l’accelerazione di cariche atmosferiche;
10) Ipotesi fonoluminescenza;
11) Ipotesi dei gas (chemiluminescenza, combustione);

Casi UFO?

Prendendo in considerazione soltato quei casi (come accennato pocansi) in cui si potrebbe enunciare una teoria ufologica e scartando tutte le altre, sempre interessanti, e importanti, possiamo osservare che, nelle apparizioni di scie o strisce luminose sottili, nel cielo queste sono apparse con più frequenza prima e durante l'evento sismico. Un esempio, sempre parlando della zona limitrofa a Roma, (fortunatamente Ignazio Galli era di Velletri - come noi):

Il 22 gennaio 1892, le zone da Roma a Velletri e da Campobasso a l’Aquila furono colpite da una forte scossa durante la notte. Diversi testimoni, nelle varie zone, riferirono di aver visto un intenso lampo nell’istante della scossa. Uno di questi, che si trovava in camera, afferma che il lampo era così intenso da permettergli di distinguere ogni particolare della stanza, nel minimo dettaglio. Il 18 dicembre del 1897, la zona di Città di Castello (Roma), Monte Nerone e dintorni furono colpite dal terremoto. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto un lampo alcuni istanti prima del sisma, mentre diverse ore prima furono viste delle strisce di fuoco attraversare il cielo sopra Monte Nerone in senso orizzontale. Il fenomeno delle strisce infuocate si ripresentò sul Monte Nerone, il 27 dicembre dello stesso anno, alcune ore prima del sisma.

Molto interessante sembrano essere questi eventi, la cui spiegazione resta incerta. Certo che un conto sono le fiamme, i gas e gli eventi elettrici; altro sono queste "strisce di fuoco che attraversano il cielo". Passiamo ancora a considerare altri fatti, come ad esempio le luci dall'apparenza solida:

Trombe e Colonne Luminose, sembrano avere il loro massimo di osservazioni in concomitanza con l'evento tellurico (o sismico). Come spiegare ad esempio L'avvenimento di Palermo datato 1726, in cui si videro due colonne di luce precipitare in mare rendendo luminosa la superficie dell’acqua per un tempo considerevole? Ancora: Nella notte fra il 20 e 21 luglio 1399, in concomitanza con la scossa, apparve in cielo una grande trave luminosa che procurò notevole spavento fra la popolazione bolognese. Di maggior vigore fu il fenomeno osservato il 26 luglio 1805, nel terremoto che coinvolse la Campania e il Molise; simile ad una trave, fu vista sollevarsi dalla zona di Bojano, sorvolare tutto il territorio fino a Isernia e qui precipitare contro un muro di rinforzo producendo un foro ovale lungo 16 palmi per 8 (circa 4 metri per 2 metri). La sera seguente il terremoto (27 luglio), nella zona di S.Giorgio (Benevento) fu osservata in cielo una trave infuocata luminosissima, dalle dimensioni apparenti di 100 palmi per 1 (circa 25 metri per 0,25), velocissima nel suo moto, si dileguò lasciando dietro a sé una leggera scia di colore mutevole (cangiante). Il 22 marzo 1821, nell'istante della scossa che colpì gravemente l'Umbria, si vide una colonna di fuoco uscire dal fiume Cannara per poi gettarsi, dopo aver sorvolato la città di Rieti, nel lago Cantalice. In Calabria, nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1836, verso mezzanotte moltissimi animali mostrarono segni di inquietudine e il mare divenne repentinamente agitato e tempestoso; su di esso, nella località Calopezzati, apparve una trave infuocata e nello stesso istante si sentì un fortissimo rombo e sopraggiunse un’intensa scossa sismica.

Passiamo poi ai famosi Globi Luminosi, osservati in tutto il mondo. Anche in questo caso il massimo delle osservazioni le si ha durante e prima del sisma, ma anche dopo, e nella stragrande maggioranza dei casi le osservazioni sono talmente numerose da non essere messe in corrispondenza con il terremoto. Il moto di questi globi sembra essere diverso: Zigzagante, rettilineo, orizzontale e misto.

In molti avvistamenti il Galli riporta anche strani fenomeni concomitanti. Riporto di seguito alcune testimonianze:

1) Valparaiso: Molte persone videro fiamme zigzaganti (serpentelli di fuoco) che dalle colline salivano in cielo.

2) Bernhard Jensen, attuale primo pilota della nave Toro ed ex capitano della Southern Cross nella sua spedizione al Polo Sud, racconta di aver visto dalla nave, sette o otto palle di fuoco uscire da una casa in fiamme sulla collina, quella più in alto fra le case incendiate. Le sfere si mossero verso oriente e quando caddero, ogni volta si sentì una forte detonazione simile ad un forte colpo di cannone.

3) Il capitano dell'amministrazione marittima (nome non riportato) racconta, in presenza del suo aiutante Gomez Carreno, che il primo pilota della nave tedesca Uarda dichiarò di aver visto la stessa cosa; palle di fuoco che fuoriuscendo da una specie di cratere e si diressero verso ovest. Il capitano Jensen aggiunse che dove caddero i globi apparvero degli incendi qualche tempo dopo. Vari membri della famiglia Blumer videro diverse palle infuocate, alcune delle quali, molto piccole e con la coda, fuoriuscire da una molto più grande paragonabile, come dimensioni, alla Luna.

4) La famiglia Salcedo raccontò che dopo essersi prodotto un foro nel tetto, s’illuminò una parte della camera dove non vi erano nè lampade nè fuochi.

5) Diverse persone presso la spiaggia di Ancha videro uscire delle fiamme dal mare.

6) Presso il podere Lo Ovalle (Casablanca): si osservò una sfera di fuoco nel cielo e nelle tre sere seguenti si vide una fascia di nuvole colorate.

7) A Postas Negras (tra Valparaiso e Casablanca): gli abitanti riferirono di aver visto una palla di fuoco provenire da Valparaiso.

8) San Antonio: Tre uomini videro fuoriuscire dalla sabbia delle fiamme.

9) Curacavi: Il comandante della polizia disse che durante la seconda scossa si videro 5 meteore correre da nord a sud, brillantissime che illuminarono le cime degli alberi. Le meteore erano più piccole della luna.

10) Chimbarongo: Cinque minuti prima della scossa cessò la pioggia, non si videro lampi e il cielo si tinse di un rosso cupo. L'attenzione dei testimoni venne attirata dalla caduta di una gran palla di luce fosforescente e si osservò il suolo ricoperto, in alcuni punti, da questa luminescenza.

11) Lolol: Non vi erano fulmini bensì serpentelli che attraversarono il cielo da una parte all'altra. Prima della catastrofe il cielo si era annuvolato, dopo divenne limpido e stellato.

12) Lincanten: Notte limpida, al momento della scossa il sig. Cura dice di aver visto delle luci nella forma di serpenti di fuoco muoversi in cielo.

13) Curico: Niente fulmini, ma si osservarono delle meteore e la scintillazione delle stelle.

14) Costitution: Si osservarono delle meteore procedere da sud a nord nell'istante della scossa (Andrade, capitano del Malleco ormeggiata nel porto).

15) Los Angeles: Durante la scossa si videro fuochi e fiamme in cielo, simili ai fulmini di calore. Inoltre si osservarono zigzagare in aria, quello che la gente chiama "serpentelli di fuoco" e perdurarono per tutto il tempo della scossa. Non si videro nè lampi nè si udirono tuoni o luci assomiglianti a scariche elettriche prodotte da cavi in cortocircuito. Non vi era nè vento nè pioggia al momento della scossa.

16) Valdivia: Si osservò sulla cordigliera delle Ande un'immensa scarica elettrica, tanto prolungata che illuminò istantaneamente tutto il cielo; il tuono si udì appena e si videro cadere nel medesimo istante 2 o 3 luci simili a bolidi. Il barometro segnava bel tempo, pioveva pochissimo e non vi era vento.
17) Tongoy: Si osservarono delle grandi meteore in cielo.

Conclusioni

Questo è quello che accadde allora; insomma, un fenomeno che si allarga non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo. In molti casi, gli avvistamenti sembrano essere dei tipici casi di UFO. Il problema è proprio questo... Si tratta di fenomeni naturali? Si tratta di Gas? Cariche elettriche? Di cosa? Credo che è importante notare come a differenza di altri fenomeni naturali, le apparizioni di colonne di fuoco o di luci solide dotate di movimenti intelligenti siano un fenomeno degno di attenzione, che merita uno studio più approfondito. Non si può fare finta di sapere che tali fenomeni sono reali! Recentemente su una trasmissione televisiva RAI, sono stati intervistati alcuni testimoni della città di Canneto (Messina), dove assieme ai fenomeni sismici ci sono tuttora dei fenomeni elettrici, chimici e luminosi inspiegabili gli stessi intervistati (abitanti del paese) esprimevano la loro preoccupazione per un fenomeno davvero insolito. Ad esempio vediamo anche i giornali. Questo veniva detto a La Gazzetta del Sud del 10 Febbraio 2004: "Caronia Dispersione, campo elettromagnetico? Ipotesi e nessuna certezza mentre vengono denunciati nuovi fenomeni di combustione. Altre case in fiamme a Canneto, mistero da film di fantascienza. Angosciati dal 15 gennaio gli abitanti del borgo. Da Roma arrivano adesso specialisti e attrezzature sofisticate". Ed ancora il Giornale di Sicilia del 10 Febbraio 2004: "...Tecnici al lavoro anche presso alcuni ponti per la telefonia mobile, questa mattina, a Canneto di Caronia per tentare di aggiungere qualche elemento utile a fare chiarezza sui misteriosi incendi nelle abitazioni della frazione ormai sgomberata. «Non si può tralasciare alcuna ipotesi - spiega il sindaco Pedro Spinnato - quindi attendiamo per stasera anche i risultati di queste verifiche». Un «fenomeno tecnico», di cui non è ancora chiara la causa. è questa l'ipotesi più probabile sugli incendi che da circa due settimane divampano in maniera improvvisa ed inspiegabile a Cannetto, piccola frazione marinara di Caronia in provincia di Messina. Lo rivela il professor Giuseppe Maschio, membro della sezione industriale della commissione grandi rischi della Protezione Civile e ordinario all'università di Messina, che sta coordinando il gruppo di esperti e tecnici inviati in Sicilia dal Dipartimento. Maschio non esclude però che dietro agli incendi inspiegabili vi sia il dolo. «Non ci sono indizi né indagini in corso - dice - ma non si può escludere questa ipotesi». «Stiamo facendo una campagna di misurazioni completa sull'intero sito, un'area di circa 350 metri per settanta - spiega - e domani verranno eseguite altre misurazioni per scoprire la presenza di eventuali campi elettromagnetici». In giornata inoltre, i tecnici proveranno con un generatore ausiliario a ridare elettricità alle abitazioni, per vedere se i fenomeni dei giorni scorsi si ripetano. Le misurazioni che verranno fatte domani, ha proseguito Maschio, saranno effettuate con strumenti di precisione già utilizzati sull'Etna. «Se i risultati saranno negativi dovremo escludere la presenza di campi elettromagneti e - aggiunge - anche di un possibile collegamento con eventuali fenomeni sismici». L'ipotesi più probabile e quella al momento più accreditata, dunque, è che si tratti di un «fenomeno tecnico» le cui cause sono ancora sconosciute.
Quindi un fenomeno che ancora oggi desta sgomento e preoccupazione, che è ancora al vaglio degli esperti, e non è supportato da una spiezazione scientifica. Dal canto nostro, come Ufologi, non possiamo fare altro che osservare e cercare particolari importanti, offrendo all'opinione pubblica una lettura anche ufologica degli eventi. Staremo a vedere.

[i]Parte dell'articolo è © Copyright: Massimo Silvestri - CISU-UDN (1999) itacomm.net (2001-2002). Si ringrazia l'autore per aver concesso la possibilità di pubblicare parte del materiale.


Joe Martello

Firefox 3.5


firefox_cFirefox 3.5 prosegue spedito verso l'attesa versione finale. Mozilla ha messo a disposizione degli utenti la versione Release Candidate 2, distribuita a pochi giorni dalla versione RC1. Rispetto alla prima RC, l'aggiornamento integra la correzione di alcuni bug, che minavano la stabilità. Secondo diverse fonti, inoltre, sarebbero presenti anche notevoli miglioramenti nella velocità di browser, in diversi ambiti.


Mozilla, intanto, fa sapere che la versione 3.6 di Firefox (Namoroka), debutterà in alpha all'incirca tra la fine di luglio e l'inizio del mese di agosto. Non è chiaro se Namoroka manterrà il nome di versione 3.6 oppure subirà in cambiamento, proprio come Firefox 3.5, in origine Firefox 3.1.






Quel che è certo, invece, è che la nuova versione integrerà la tecnologia Electrolysis, che permetterà la divisione in processi differenti di plugin e pagine. Questo permetterà, secondo Mozilla, di ridurre i crash totali del programma. Un sistema simile a Google Chrome, che la fondazione ha indicato più volte come una soluzione interessante.


Joe Martello



mercoledì 17 giugno 2009

Alice Phibra: la nuova linea in Fibra Ottica di Telecom Italia.

AliceAlice Phibra: la nuova linea in Fibra Ottica di Telecom Italia.

In anteprima assoluta per i clienti di Milano residenti negli stabili già raggiunti dalla nuova tecnologia, Telecom Italia offre la possibilità di partecipare gratuitamente e senza alcun impegno alla sperimentazione dei nuovi servizi a larghissima banda.

Partecipando alla sperimentazione gratuita di Alice Phibra potrai essere tra i primi in Italia a provare:


*  Alice home TV, la TV via cavo di Telecom Italia in Alta Definizione Full HD e con il nuovo servizio Multivision per vedere contemporaneamente contenuti diversi su diversi televisori. Potrai accedere a tutti i contenuti che preferisci con un unico decoder e senza parabola: oltre 200 canali e dirette televisive, fra cui tutti i canali gratuiti del Digitale Terrestre. Avrai inoltre accesso a un vasto catalogo di contenuti on-demand (film inclusi nell’offerta, serie TV, news e tanto altro), da vedere quando vuoi, senza vincoli di orario e di programmazione, proprio come un DVD.


* Navigazione Internet con la fibra ottica fino a 50 Mega. Finalmente potrai scaricare rapidamente la tua musica e i tuoi film preferiti e con 3 Mega in upload sarai il più veloce tra i tuoi amici a condividere foto e video.




* Telefonate gratuite illimitate verso tutti i numeri fissi nazionali e a condizioni vantaggiose verso tutti gli altri numeri.

Inoltre:



* Telefonate 0 cent /minuto verso i cellulari TIM o verso un altro operatore mobile a scelta.


* casella di posta Alice Mail, con spazio illimitato protezione Antivirus/Antispam.



* servizio di messaggistica istantanea Alice Messenger.



* servizio Alice Total Security con tecnologia ZoneAlarm ® per la difesa del tuo PC da virus, hacker e occhi indiscreti.

Grazie all’opzione “controllo genitori”, puoi inoltre essere sicuro che i tuoi figli navighino solo sui siti adatti a loro




* assistenza tecnica dedicata tramite Numero Verde 800 187 800


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Fonte Telecom Italia




Joe Martello

giovedì 11 giugno 2009

Batterie al litio-zolfo potrebbero essere in grado di immagazzinare energia tre volte tanto rispetto a quelle agli ioni di litio

lithium_sulfur_batteries_structurejpgUn team di ricerca dell'università di Waterloo ha sintetizzato un prototipo di batteria ricaricabile al litio-zolfo, che grazie alla sua nanostruttura, può immagazzinare tre volte tanto rispetto alle batterie agli ioni di litio convenzionali, occupando lo stesso volume e rimanendo allo stesso tempo significativamente leggere e potenzialmente economiche da produrre.


Qaundo arriva per ridurre la nostra impronta di carbonio, una batteria ricaricabile pulita, ultra duratura può avere un enorme beneficio in un largo spettro di applicazioni, dall'immagazzinamento efficente di energia al trasporto pulito.



La sfida delle batterie al Litio-Zolfo.


Come le batterie agli ioni di litio, le batterie litio-zolfo immagazzinano la carica elettrica in un elettrodo durante la fase di carica e la rilasciano durante la fase di scarica. Comunque, la struttura atomica differente dei materiali presuppone che le reazioni chimiche reversibile richieste sono abbastanza differenti e difficili da ottenere.


In particolare, per ottenere le alte prestazioni le batterie litio-zolfo devono mantenere un contatto costante con un conduttore, come il carbone. Il team Nazar ha affrontato il problema a livello nanostrutturale usando carbonio mesoporoso, un materiale con una struttura porosa uniforme ad un livello nanoscopico.


Il team ha assemblato una nanostruttura di barre di carbonio separate da canali vuoti, lo zolfo è stato poi mescolato per riempire i piccoli spazi grazie a forze capillari. Tutto lo spazio è stato uniformemente riempito con lo zolfo, questo massimizza la superfice a diretto contatto con il carbonio ed aumenta l'efficenza della batteria.



Vantaggi e svantaggi delle celle litio-zolfo


Combinando con successo il litio e lo zolfo si fornisce una più alta densità energetica ed allo stesso tempo si riduce il costo dei materiali usati. Secondo un test interno, il materiale composito realizzato da Nazar può fornire all'incirca l' 84%  della capacità teorica dello zolfo, 3 volte la densità energetica dei catodi di litio. Questodovrebbe tradursi in batterie significativamente più efficeienti epiù leggere.


Quanto leggere? "Stimiamo che la densità energetica delle nostre pile sia circa 1200 Wh/kg solo per l'elettrodo positivo, che metterebbe la densità elettrica della pila di circa 500 Wh/kg o più, ma questo dipende dalle componenti della pila" dice il dott. Nazar. " Questo è un fattore di 3/5 volte le batterie agli ioni di litio. Comunque, la perdita di capacità può essere più che un problema, assieme alla bassa energia volumetrica e questi problemi hanno bisogno di essere affrontati maggiormente"


Qaundo è stato cheisto se le batterie litio-zolfo avessero potuto avere problemi, in particolare in termini di sicurezza. Il dott. Nazar ha detto che poichè le batterie litio-zolfo impiegano solitamente un elettrodo negativo fatto di litio, ci potrebbero essere delle preoccupazioni sulla sicurezza se l'elettrodo non è adeguatamante da uno strato di passivazione. Comunque il team di ricerca sembra ottimista sul fatto che questo problema non possa essere superato:" Altri hanno sviluppato la tecnologia di protezione dell'elettrodo negativo, ed anche dei separatori avanzati che dovrebbero far diminuire queste preoccupazioni. "Non siamo nella posizione di prevedere questa tecnologia in un ciclo a lungo termine ma siamo certamente speranzosi"


Infine, per quanto riguarda i costi di produzione, il dott. Nazar ha detto che , mentre i materiali sono certamente più economici di quelli impiegati nelle batterie agli ioni di litio, è difficile quantificare quanto più economiche le batterie litio-zolfo possano essere." E' evidente che le materie prime di base per l'elettrodo positivo (zolfo e carbonio) sono molto economiche, ma ci sono i costi associati al processo, all'elettrolisi, alla fabbricazione, etc. che sono altamente dipendenti dall'ottimizzazione dei materiali e dalla configurazione delle batterie".



Joe Martello

Pronto Linux Kernel 2.6.30

tux_logoLinus Torvalds ha annunciato il rilascio della versione 2.6.30 del kernel di Linux.


Numerose sono le novità introdotte in questa nuova release:




  • supporto al filesystem NILFS2, oltre a supporto preliminare per NFS 4.1, EXOFS, e FS-Cache;

  • implementazione del supporto allo standard wireless 802.11w;

  • numerose nuove funzionalità incluse nel kernel, nonchè supporto a nuove tipologie di hardware, miglioramenti alla velocità di boot e supporto a alle architetture Microblaze.


Joe Martello

Il mio blog tradotto in altre lingue:du

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mercoledì 10 giugno 2009

Google voice. Attento Skype.

A BigG, si sà, piace innovare. Ma gli piace anche migliorare.


gvoice Google voice. Attento Skype.È questo quello che si propone di fare il nuovo ramo di Google, Google Voice.


La fetta di mercato che Google vuole conquistare è quello della telefonata vocale via internet, il Voip: un campo dove fino ad ora Skype l’ha fatta da padrone.


Nelle prossime settimane Google Voice esordirà negli U.S.A. per poi far visita a tutti i computer mondiali.


Nella pagina che annuncia questo nuovo arrivo in casa Google possiamo leggere che “Google Voice è un servizio che ti dà un numero per tutti i tuoi telefoni, una segreteria telefonica facile come una email” e altri servizi come “il blocco delle chiamate” e le “chiamate conferenza”.


In questi due video possiamo vedere come funzionano il servizio SMS e il servizio Taking Calls:













Per essere avvisati quando sarà pronto il nuovo servizio della casa di Mountain View, si può lasciare la propria email a questo indirizzo.


Dopo l’attacco ai broswer e ai sistemi operativi, come andrà a finire questo al Voip?


Joe Martello

Web, cambiano i domini ma le imprese non lo sanno

p007_1_01LONDRA (Reuters) - Due terzi delle società non sanno che potranno utilizzare il proprio nome nei siti web al posto delle estensioni come .com, .org, o .net a partire dall'anno prossimo, quando i domini Internet verranno liberalizzati.


Lo ha rivelato un'indagine.


Il cambiamento permetterà ad aziende come Nike o Microsoft di sfruttare meglio il proprio brand, oltre a consentire di contrastare l'utilizzo non autorizzato del nome dei marchi tramite le oltre 280 estensioni dei domini internet attualmente esistenti.


"Se il tuo indirizzo internet finisce con '.nike', ad esempio, puoi creare siti web di marca più specifici, come 'running.nike' o 'runlondon.nike'", ha detto a Reuters in un'intervista Joe White, AD del registro ufficiale dei domini Gandi.net.


L'Organizzazione per l'Assegnazione di Nomi e Numeri Internet (Icann), che gestisce l'assegnazione degli indirizzi web, inizierà ad accogliere le richieste di nuovi domini a partire dall'anno prossimo, ha dichiarato il Future Laboratory, che ha condotto la ricerca.


Ma la maggioranza delle compagnie non è a conoscenza di questo cambiamento, come ha rilevato l'indagine svolta per Gandi.net.


"(Le società) sono in genere totalmente inconsapevoli di questo cambiamento che si delinea all'orizzonte", ha detto White. "Questa mossa non è stata assimilata da aziende e consumatori".


"In ogni caso, le aziende che ne sono al corrente, trovano l'idea piuttosto interessante", ha aggiunto.


Il prezzo di 185.000 dollari limiterà inizialmente la sua applicazione alle aziende e alle organizzazioni più grandi, ha precisato Tom Savigar, direttore di strategia al Future Laboratory.


L'Icann prevede di ricevere tra le 300 e le 500 richieste nel primo trimestre dell'anno prossimo, ha aggiunto, e le società più piccole potranno utilizzare estensioni più specifiche per i propri siti web in base al settore o alla localizzazione geografica, come ".london" o ".paris".


Il Future Laboratory ha intervistato 100 dirigenti dell'e-commerce; 50 di grandi società e 50 di imprese medie e piccole.



Reuters

Ciao

Joe Martello

La rete italiana a banda larghissima può attendere....ma come?

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La rete italiana a banda larghissima dovrà attendere. Per ora il governo italiano ha intenzione di risolvere, peraltro con risorse limitate, il problema del digital divide di "prima generazione" che vede quasi 8 milioni di italiani privi della possibilità di avere una connessione internet veloce.


Ci saranno un miliardo e 470 milioni disponibili per questo primo obiettivo, ha assicurato il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani prima in un'audizione alla Camera poi in una conferenza stampa per illustrare il progetto. Ma del piano più atteso, quello per la rete di nuova generazione (l'investimento stimato è di almeno 10 miliardi) non c'è ancora traccia. Su questo tema serviranno ancora sei-dodici mesi per decidere: l'ipotesi più ambiziosa prevede la creazione di un'azienda di rete che avrebbe comportato lo scorporo dell'attuale network di telefonia fissa di Telecom Italia, lo scenario "B" punta sulla creazione di un consorzio misto pubblico privato per eseguire gli scavi e a posare fibra ottica nelle canaline. Per soluzioni che davvero proiettino l'Italia tra i paesi più avanzati nell'uso della banda larga non sembrano essere maturati ancora il consenso politico né la disponibilità totale di Telecom Italia. Bisognerà attendere che l'orizzonte dell'assetto azionario dell'ex monopolista, increspato anche dalle indiscrezioni su una possibile fusione con Telefonica, si chiarisca del tutto. «Di certo – dice il viceministro – l'interesse del governo è che Telecom resti italiana».


Senza contare un altro problema determinante: l'esiguità delle risorse. Lo Stato dovrebbe mettere in campo la Cassa depositi e prestiti («una delle opzioni ma non c'è ancora nulla» dice Romani) e Telecom ha altre priorità, come spiega il consulente del governo Francesco Caio: «Non penso che accelererà investimenti visto che il suo obiettivo è ridurre l'indebitamento».


Il Sole24ore


Ciao


Joe Martello

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